Rivista di formazione e aggiornamento di pediatri e medici operanti sul territorio e in ospedale. Fondata nel 1982, in collaborazione con l'Associazione Culturale Pediatri.
Ottobre 1999 - Volume II - numero 8
M&B Pagine Elettroniche
Appunti di Terapia
I
micobatteri non tubercolari (MNT) si differenziano dalMycobacterium tuberculosis sotto molti riguardi:
- sono
ubiquitari in natura; infatti, l'isolamento di un MNT da una sede
che normalmente non lo contiene, come le urine, le feci, l'escreato e
la cute, non costituisce prova di malattia
-
richiedono per la crescita particolari terreni, ma anche su questi
hanno una crescita lenta; è soprattutto per questo che la
valutazione della loro sensibilità agli antibiotici è
resa particolarmente difficile, perché, durante le incubazioni
prolungate, gli antibiotici possono essere degradati a tal punto da
scomparire dal mezzo di cultura
- i dati
della suscettibilità in vitro mal si correlano con i
risultati clinici, soprattutto per antibiotici che si concentrano in
modo variabile all'interno dei tessuti, come la claritromicina e
l'azitromicina
- per
l'uomo, immuno-competente, più spesso colonizzano e più
di rado invadono i diversi tessuti
- sono
spesso farmaco-resistenti
-
colpiscono soprattutto soggetti immuno-compromessi
La
maggior parte delle infezioni da MNT nell'ospite immunocompromesso
sono causate da microrganismi che appartengono al gruppo M. aviumcomplex (MAC). Questo gruppo include il M. avium in senso
stretto, per la gram parte, e il M. intracellulare: il 10% dei
bambini con AIDS (soprattutto quelli con meno di 50 cellule CD4 per
mL) presenta infezioni opportunistiche da MAC.
Nei
soggetti immunocompetenti il MAC determina nella maggior parte dei
casi una linfadenite cervicale localizzata: è questo il quadro
che noi pediatri conosciamo meglio.
Nei
pazienti con disseminazione da MAC è necessario attuare una
terapia con due o più antibiotici che siano conosciuti come
attivi verso questo microrganismo. Sono spesso necessarie 4-8
settimane di trattamento per poter dimostrare una sostanziale
riduzione dei sintomi clinici, presentati dal paziente. Laclaritromicina per bocca, al dosaggio di 7,5 mg/kg/die in due
dosi giornaliere, e l'azitromicina sempre per bocca alla dose di 20
mg/kg/die, una volta al giorno costituiscono la combinazione più
spesso adoperata nelle forme disseminate. L'etambutolo viene
riconosciuto, in questa situazione, come farmaco di seconda scelta
(15 mg/kg/die).
La
terapia delle altre forme d'infezione da MAC è molto meno
definita. L'adenite latero-cervicale localizzata, il quadro che noi
pediatri vediamo più spesso, non richiede in effetti alcun
trattamento medico e richiede unicamente l'escissione chirurgica. Se
un trattamento medico si rendesse necessario, l'associazione
claritromicina + etambutolo sembra quella più ragionevole.
Bibliografia
Powderly
WG - Treatment of infection due to Mycobacterium avium complex
- Pediatr Infec Dis J 18, 468-69, 1999
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