Rivista di formazione e aggiornamento di pediatri e medici operanti sul territorio e in ospedale. Fondata nel 1982, in collaborazione con l'Associazione Culturale Pediatri.
Aprile 2006 - Volume IX - numero 4
M&B Pagine Elettroniche
Contributi Originali - Casi contributivi
Rash
orticarioide alla nascita e malattia infiammatoria cronica
Clinica
Pediatrica, IRCCS Burlo-Garofolo, Università di Trieste
1)
Divisione di Pediatria Ospedale di Portogruaro-Venezia
Indirizzo
per corrispondenza: leporel@burlo.trieste.it
Neonatal
urticaria-like rash and multisystemic inflammatory disease
Summary
We
describe two unrelated children with neonatal onset of urticarial
skin rash and subsequent development of a chronic multisystemic
inflammatory syndrome, characterized by fever episodes, deforming
arthropaty, central-nervous-system involvement, sensorineural
hearing loss (chronic, infantile, neurologic, cutaneous and
articular syndrome or CINCA syndrome). In both children typical
facies with frontal bossing and saddle back nose was observed. We
describe the molecular basis (CIAS1/cryopyrin mutations) and the
pathogenetic hypothesis of CINCA. Therapy with IL-1beta-receptor
blockade (anakinra) was successful in both cases. |
Descriviamo
il caso di due bambine con una rara patologia autoinfiammatoria, con
tipica insorgenza in epoca neonatale con manifestazioni cutanee. Si
tratta della sindrome CINCA (chronic, infantile,neurologic, cutaneousand articular syndrome. In entrambi i casi la malattia è
progredita con il tipico interessamento di altri organi e apparati
(apparato osteo-articolare, SNC, organi di senso) associato a un
persistente quadro di flogosi cronica (febbre, aumento degli indici
di flogosi e delle gammaglobuline, anemia ipocromica microcitica).
C. è
una bambina di 10,5 anni, che sin dalla nascita ha presentato un rash
eritemato-ponfoide, orticarioide diffuso, non pruriginoso, sempre
presente anche se più o meno acceso (Figura
1).
Lo
sviluppo psico-motorio e staturo-ponderale è sempre stato
nella norma. I dati di laboratorio mostrano costantemente
leucocitosi, aumento dei livelli della PCR, della VES, delle
immunoglobuline ed anemia ipocromica microcitica. Il complemento è
sempre stato nel range di normalità, gli ANA e gli Anti-DNA
negativi. Dall'età di 2 anni si apprezza la comparsa di
linfoadenomegalia inizialmente a livello inguinale e poi anche a
livello ascellare e cervicale con diametro massimo di 1,5 cm (la
biopsia linfonodale evidenziava un quadro di tipo infiammatorio
aspecifico); tale linfoadenomegalia è receduta successivamente
con l'avvio della terapia cortisonica. Già dall'età di
2 anni, la piccola ha presentato due episodi di zoppia, dovuti ad
artrite d'anca sinistra; due anni più tardi ha presentato
artrite del ginocchio sinistro, trattata con flurbiprofene, con
completa risoluzione della sintomatologia.
All'età
di 3 anni compare una tumefazione dell'epifisi prossimale della tibia
dolente sia alla palpazione che dopo carico, con cute sovrastante
calda. Inizialmente la sintomatologia dolorosa era ben controllata
dall'uso dei FANS, ma successivamente per il persistente dolore è
stato necessario iniziare un trattamento con gli steroidi a basso
dosaggio (5 mg/die). Successive radiografie hanno mostrato un'estesa
lesione litica con reazione periostale sclerotica nella metafisi
dell'estremità prossimale della tibia sinistra (Figura
2).
La
biopsia ossea eseguita all'età di 8 anni perché la
lesione nel tempo tendeva ad aumentare di volume, ha rivelato una
lesione benigna definita come disostosi condroide. Dall'età di
4 anni riscontro di epatosplenomegalia, inoltre nello stesso anno,
nel sospetto di una diagnosi di sindrome di CINCA si esegue visita
oculistica che evidenzia un edema bilaterale della papilla ottica,
poi sempre confermato nei controlli successivi (Tabella
I: andamento clinico del caso di C).
All'età
di 9 anni, C. presenta una tumefazione dolente alla caviglia destra,
con presenza di versamento all'ecografia; inoltre dolore a livello
dei gomiti e delle articolazioni delle mani. Nel dicembre 2004 ha
iniziato terapia biologica con Anakinra, antagonista del recettore
dell'IL1beta (1 mg/kg/die sottocute); da allora completa risoluzione
del quadro clinico, tranne la lesione ossea tibiale, non più
dolente. Si ottiene anche la normalizzazione degli esami di
laboratorio, sospensione sia dei FANS che del cortisone; si segnala
solamente la comparsa di estese lesioni eritematose, rossastre nella
sede dell'iniezione sottocutanea (Tabella II:
Andamento clinico del caso di C dopo trattamento con Anakinra).
V. è
una ragazza di 20 anni che ha presentato dal 9° gg di vita un
rash generalizzato, non pruriginoso, eritemato-ponfoide, orticarioide
con lesioni ben delimitate, altamente iperemiche, mai scomparse del
tutto benché più o meno accese nell'arco della
giornata. Dal 6° mese di vita V. ha iniziato a presentare puntate
febbrili della durata di circa 1 ora, dapprima quotidiane
successivamente con frequenza di 1-2 volte a settimana. I dati di
laboratorio mostravano costantemente leucocitosi, lieve anemia,
indici di flogosi e livelli di immunoglobuline aumentati. La ricerca
degli ANA, ANCA, FR e immunocomplessi circolanti risultava negativa.
Fu eseguita una biopsia cutanea, che ha evidenziato aree di vasculite
simil-orticaria che coinvolgevano i vasi di piccolo e medio calibro
del derma. L'immunofluorescenza diretta ha mostrato alcuni depositi
di Ig M nelle giunzioni dermo-epidermiche. Dai 2 ai 4 anni artrite
monoarticolare del ginocchio destro regredita dopo terapia
cortisonica locale. Dall'età di 3 anni presenta ipoacusia
percettiva bilaterale progressiva, che ha reso necessario l'uso
dell'apparecchio acustico dall'età di 8 anni e che si
accompagna a cefalea frontale intensa, scarsamente responsiva alla
terapia con paracetamolo, FANS o antinfiammatori steroidei. Dall'età
di 8 anni si evidenzia una moderata ipertrofia patellare bilaterale
(Figura 3).
La
radiografia del ginocchio ha confermato la presenza di una eccessiva
crescita bilaterale dei nuclei di ossificazione della rotula. La
visita oculistica ha riscontrato la presenza di papilledema dall'età
di 6 anni. V. dai 15 mesi di vita ai 14 anni ha eseguito terapia
steroidea, che ha determinato un miglioramento delle puntate febbrili
(riduzione della temperatura massima e della frequenza). (Tabella
III: Andamento clinico del caso 2).
All'età
di 16 anni è stata avviata la terapia con infliximab,
anticorpo monoclonale inibitore del TNF-alfa, sospesa però
dopo sole due somministrazioni per la comparsa di shock anafilattico.
La RMN del cervello e del tronco encefalico eseguita all'età
di 19 anni mostrava un diffuso incremento di dimensione degli spazi
liquorali periencefalici per atrofia corticale ed un'adenoipofisi
ridotta di dimensioni. Dal 2001, nonostante la persistenza dei
sintomi, non ha assunto alcun farmaco fino al novembre del 2004
quando ha iniziato la terapia con Anakinra, antagonista del recettore
dell'IL1beta (1 mg/kg/die sottocute), ottenendo così la
scomparsa del rash in tutti le sedi tranne che al volto dove persiste
un lieve rash orticariode associato a lieve iperemia congiuntivale,
scomparsa della febbre e della cefalea, normalizzazione degli indici
di flogosi e delle immunoglobuline e progressiva riduzione del
papilledema.(Tabella IV: andamento clinico del
caso 2 dopo terapia con Anakinra).
La
sindrome CINCA (Chronic Infantile Neurological Cutaneous and
Articular Syndrome) è una rara sindrome infiammatoria
cronica congenita descritta per la prima volta nel 1981 da Prieur e
Griscelli (1) e caratterizzata dalla triade: manifestazioni cutanee,
interessamento del sistema nervoso centrale con meningite cronica e
interessamento articolare. L'insorgenza è tipicamente
neonatale-infantile e sono presenti febbre ricorrente e stato
infiammatorio cronico sistemico; non c'è evidenza di
remissione spontanea. Di recente il difetto che sta alla base della
patologia è stato identificato nella mutazione del gene CIAS1
(Cold-Induced Autoinflammatory Sindrome), presente sul
cromosoma 1q44 che codifica per una proteina di nome criopirina.
Questa è
un membro della famiglia di proteine citoplasmatiche chiamate
caterpiller ed è coinvolta nella regolazione dell'apoptosi e
della risposta infiammatoria immunitaria. Si pensa che questa
proteina occupi una posizione cruciale nella via dei segnali
associati allo stress che culmina nella morte cellulare o nella
risposta infiammatoria. Infatti, quando associata con la proteina
adattatrice ASC (Apoptosis-associated speck-like protein with a CARD:
un'altra molecola contenente un dominio pyrin-like), la criopirina è
capace di promuovere l'attivazione del fattore nucleare kB (NF-kB) ed
è in grado di indurre sia il rilascio di mediatori
proinfiammatori (in particolare l'interleuchina-1), che l'apoptosi.(2,3)
Alcuni
studi hanno evidenziato che l'espressione di CIAS1 è
particolarmente intensa a livello dei polimorfonucleati e dei
condrociti (4). In letteratura
la mutazione del gene CIAS1 è descritta in circa il 60% dei
casi di CINCA. Le manifestazioni cliniche nei pazienti senza la
mutazione del CIAS1 sono peraltro sovrapponibili a quelle degli altri
soggetti, per cui si ipotizza la possibilità in questi casi di
mutazioni non ancora identificate su altri geni. In tutti i casi
finora osservati è presente un rash che assomiglia a
un'orticaria persistente non pruriginosa e che tende a migrare
durante la giornata; compare sempre entro le prime settimane di vita
(nel 75% dei casi già alla nascita) e permane per tutta la
vita del paziente, senza periodi di remissione. La biopsia cutanea
evidenzia solo una leggera infiammazione nel derma e una
infiltrazione perivascolare costituita prevalentemente da granulociti
neutrofili. Clinicamente metà dei pazienti con questa sindrome
presentano un basso peso alla nascita. In alcuni casi si può
osservare la presenza di onfalocele o onfalite (5,
6).
Le
manifestazioni neurologiche sono quasi la regola e sono imputabili a
una meningite cronica da infiltrazione meningea di polimorfonucleati.
Durante i primi anni di vita i pazienti possono presentare epilessia
o transitori episodi di emiplegia che, assieme alla frequente
cefalea, possono fortemente compromettere la qualità di vita
di questi pazienti. Anche la spasticità degli arti è
molto frequente (7). Nella
maggior parte dei pazienti si evidenzia con il tempo un basso
quoziente intellettivo, mentre in alcuni casi lo sviluppo
intellettivo può essere normale, come nei nostri due casi.
Molto frequente è il coinvolgimento oculare tardivo che può
portare a progressivo calo del visus e talvolta alla cecità.
Obiettivamente si rileva papilledema e atrofia ottica.
Nel 50%
dei casi è presente una uveite cronica anteriore, ma non sono
riportati in letteratura sinechie o glaucoma (8).
Una sordità progressiva di tipo neurosensoriale di grado
variabile si può manifestare in epoche successive. Il
coinvolgimento articolare è estremamente variabile, dalla
semplice artralgia con tumefazione transitoria alla artropatia severa
e simmetrica. Modificazioni epifisarie e metafisarie sono conseguenti
ad una crescita cartilaginea in esubero (tipica l'eccessiva crescita
della patella). In letteratura è descritta la possibilità
di degenerazione maligna (condrosarcoma) di lesioni
osteo-cartilaginee (9). In
rari casi una reazione periostale è stata osservata molto
precocemente, mentre non è presente ispessimento sinoviale ma
si può riscontrare versamento, probabilmente come conseguenza
delle alterazioni epifisarie.
Nella
maggior parte dei pazienti si osservano alcune caratteristiche
dismorfiche comuni: un progressivo ritardo di crescita con peso
spesso sotto il terzo percentile; un caratteristico aspetto del
cranio con aumento in toto del volume e bozze frontali; una lieve
micrognazia e il naso a sella; le mani e i piedi sono corti e tozzi,
con dita a forma di clava e a volte aspetto rugoso e grinzoso delle
palme delle mani e piante dei piedi. Riacutizzazioni infiammatorie
con picchi febbrili si verificano costantemente; durante questi
episodi possono essere presenti linfoadenomegalia ed
epatosplenomegalia.
Il
follow-up a lungo termine evidenzia un progressivo peggioramento dei
sintomi. Il laboratorio documenta anemia ipocromica, leucocitosi
neutrofila ed eosinofila, piastrinosi, aumento della VES e della PCR.
Non c'è movimento di auto-anticorpi. Il blocco farmacologico
dell'azione dell'interleuchina 1 per mezzo di un antagonista del
recettore per questa citochina è attualmente la terapia più
promettente per questi bambini (10)
e si ipotizza che se instaurata precocemente, possa impedire
l'insorgenza delle complicanze più tardive (come la temibile
amiloidosi secondaria all'infiammazione cronica).
In
conclusione bisogna sospettare questo tipo di patologia di fronte a
un bambino che già in epoca neonatale presenta un rash di tipo
orticarioide che si complica nel tempo con altri sintomi (febbre a
puntate quotidiane) e interessamento di vari organi e apparati
(soprattutto apparato osteo-articolare, SNC, organi di senso, facies
tipica). Da ricordare che nella sindrome CINCA gli esami di
laboratorio risultano sempre alterati.
NB.
Nell'ambito del gruppo di Reumatologia Pediatrica della SIP si è
istituito il registro nazionale della sindrome CINCA che fa capo al
servizio di Reumatologia Pediatrica della Clinica Pediatrica di
Trieste. La scheda raccolta dati può essere richiesta
via e-mail al seguente indirizzo: leporel@burlo.trieste.it
1. Prieur
AM, Griscelli C. Arthropaty with rash, chronic meningitis,
neurological changes, and arthritis. J Pediatr 1981;99:79-83.
2. Neven
B., Callebaut I., Prieur A.M. et al. Molecular basis of the spectral
expression of CIAS1 mutations associated with phagocytic
cell-mediated autoinflammatory disordes CINCA/NOMID, MWS, and FCU.
Blood, 2004;103:2809-15.
3.
Aksentijevich I, Nowak M, Mallah M, et al. De novo CIAS1 mutations,
cytokine activation, and evidence for genetic heterogeneity in
patients with neonatal-onset multisystem inflammatory disiease
(NOMID): a new member of the expanding family of pyrin-associated
autoinflammatory diseases. Arthritis Rheum 2002;46:3340-8.
4.
Feldman J. Prieur AM, Quartier P et al., Chronic infantile neurogical
cutaneous and articular syndrome is caused by mutations in CIAS1, a
gene highly expressed in polynorphonuclear cells and chondrocytes. Am
J Hum Genet 2002; 71:198-203.
5. Prieur
AM, Griscelli C, Lampert F et al. A chronic, infantile, neurological,
cutaneous and articular (CINCA) syndrome: a specific entity analysed
in 30 patients. Scand J Rheumatol 1987; 66:57-68.
6. Prieur
AM. A recently recognized chronic inflammatory disease of early onset
characterized by the triad of rash, central nervous system
involvement and arthropaty. Clin Exp Rheumatol 2001; 19:103-6.
7.
Huttenlocher A, Frieden IJ, Emery H. Neonatal onset multisystem
inflammatory disease. J Rheumatol 1995; 22:1171-73.
8.
Dollfus H, DŠfner R, Hofmann HM, et al. Chronic infantile
neurological cutaneous and articular/neonatal onset multisystem
inflammatory disease syndrome: ocular manifestations in a recently
recognized chronic inflammatory disease of childhood. Arch Ophtalmol
2000; 118:1386-92.
9. De
Cunto C.L., Liberatore D.I., San Roman J.L. et al. Infantile-onset
multisystem inflammatory disease: A differential diagnosis of
systemic juvenile rheumatoid arthritis. J Pediatr 1997;130:551-556.
10. Dowds
TA, Masumoto J, Zhu L, Inohara N, G. Cryopyrin-induced interleukin 1§
secretion in monocytic cells. Jour Biol Chem 2004; 27
Figure
Figura
1(a,b). Tipico rash orticarioide in corso di sindrome CINCA
Figura
2. Lesione litica epifisi prossimale della tibia da disostosi
condroide
Figura
3 (a,b): Ipertrofia della patella e facies tipica in
corso di sindrome CINCA
|
Tabelle
Tabella
I: Andamento clinico del caso 1
Tabella
II: Andamento clinico del caso 1 dopo terapia con Anakinra
Tabella
III: Andamento clinico del caso 2
Tabella
IV: Andamento clinico del caso 2 dopo terapia con Anakinra
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