Rivista di formazione e aggiornamento di pediatri e medici operanti sul territorio e in ospedale. Fondata nel 1982, in collaborazione con l'Associazione Culturale Pediatri.
Febbraio 2005 - Volume VIII - numero 2
M&B Pagine Elettroniche
Pediatria per immagini
Una
polmonite cavitaria
Clinica
Pediatrica, IRCCS Burlo Garofolo, Trieste
Indirizzo
per corrispondenza:
marchetti@burlo.trieste.it | |
Sara,
bambina di 18 mesi, viene vista in Pronto Soccorso (PS) in quanto
ha febbre da 4 gg, senza sintomi di localizzazione (qualche raro
colpo di tosse); mangia poco, dorme più del solito. Non ha
avuto precedenti episodi infettivi riferibili alle vie urinarie.
Al momento della visita le condizioni cliniche sono discrete.
L'obiettività toracica è negativa; la frequenza
respiratoria è nella norma per l'età. Membrane
timpaniche nella norma. Iperemia faringea con lieve essudato.
Polo di milza palpabile (2 cm). Non ha perso peso. La diagnosi è
di sospetta virosi.
Dopo
2 giorni nuovo accesso in PS. La febbre persiste (siamo al 6°
gg). Viene riferito che nelle ultime due notti si sveglia
gridando. Non ha vomito e diarrea. E.O. Piagnucolosa, abbattuta,
febbrile, non segni meningei; addome globoso, teso; fegato e
milza palpabili a 2 cm dall'arco; tachipnea, con lieve
riduzione del murmure vescicolare in sede basale dx. Non si
apprezzano rantoli.
Esegue:
Rx torace; Emocromo ed indici di flogosi
Alla
radiografia del torace presenza di focolaio broncopneumonico dx
(Figura
1)
VES:
129; PCR: 11; GB: 5990; Hb: 9,7; PLT: 108.000.
Viene
ricoverata ed inizia Ceftriaxone per via e.v.; pensiamo che abbia
una infezione da Streptococco Pneumoniae (SP). Il
giorno successivo si ha la conferma con positività
dell'antigene urinario.
Aveva
un emocromo preoccupante (leucopenia, anemia, piastrine basse)
che associato ad una lieve epatosplenomegalia lasciava anche il
sospetto di una malignità (LLA)
Dopo
2 gg l'emocromo si era normalizzato: GB: 13.200; Hb: 9,5; PLT:
177.000; LDH: 543; la PCR era in calo: 6,6.
Dopo
tre giorni di ricovero Sara continuava ad avere febbre con
puntate tipo settico (39-40°C); le condizioni cliniche erano
discrete. La PCR era in ulteriore calo. Obiettività
toracica sempre di franca ottusità con soffio bronchiale.
Non era dispnoica
Bisognava
escludere che non fosse aumentato il versamento (causa di non
sfebbramento). L'Rx torace ed l'ecografia torace non
evidenziavano più la piccola falda di versamento. Opacità
invariata.
A
questo punto visto che si trattava di un Pneumococco, si poteva
pensare che fosse presente una piccola raccolta purulenta (nel
focolaio). Si è pensato di aggiungere alla terapia la
Vancomicina, con il pensiero di sospendere il ceftriaxone.
Era
difficile pensare ad una infezione mista da Mycoplasma pneumoniae
(Krugmann negativo, anticorpi anti Mycoplasma negativi). La
Mantoux era negativa.
Al 7°
giorno le condizioni cliniche e l'obiettività toracica
di Sara erano un pò migliorate, ma era sempre presente
febbre (39-40°C); la PCR era in ulteriore calo: 2,5 (Figura
2).
Ripete
la Radiografia del torace che evidenzia in sede centrale al
focolaio un'area di pneumatizzazione (Figura
3).
Siamo
all'11° giorno di ricovero. Sempre febbre (39-40°C); la
PCR era in ulteriore calo: 1,7 (poi rialzo a 2,5). Si decide di
eseguire la TAC del torace con l'ipotesi che possa avere o un
ascesso o un'altra complicanza.
La
TAC del torace (Figura
4) mostra un esteso addensamento polmonare disomogeneo per la
presenza di multiple aree ipodense e necrotiche nel cui contesto
si apprezzano numerose cavità a contenuto aereo
(pneumatoceli).
Visto
anche il rialzo della PCR la terapia antibiotica viene modificata
con l'utilizzo della ciprofloxacina e del tiamfenicolo (sempre
per via venosa).
A
distanza di 48 ore Sara è sfebbrata, con PCR in ulteriore
decremento (Figura
5)
Al
18° giorno viene dimessa in terapia con ciprofloxacina
somministrato per os. Un controllo a distanza ha evidenziato una
completa normalizzazione del quadro radiologico.
Conclusioni
e riflessioni
Sara
ha avuto una broncopolmonite da SP, con un ritardo di diagnosi di
circa 5 giorni dall'inizio dei sintomi. Il quadro clinico
iniziale che ha presentato è tipico della polmonite da
Pneumococco, con febbre elevata e con obiettività toracica
negativa.
Il
suo decorso, nonostante un approccio terapeutico antibiotico
corretto (ceftriaxone e poi vancomicina) si è complicato
con un quadro di cavitazione.
Non è
conosciuta l'incidenza della Pneumopatia Necrotica Cavitaria
(PNC) nelle polmoniti di comunità. E' sicuramente più
frequente nei pazienti immunodepressi (nel caso di Sara è
possibile che la neutropenia iniziale abbia favorito la
complicanza).
In
una sorveglianza di 5 anni condotta presso un ospedale di Taiwan
i casi pediatrici con PNC sono stati 21, la metà dei quali
con associato versamento pleurico che ha richiesto la
toracoscopia (con decorticazione o lisi)1.
Nei casi in cui è stato determinato l'agente eziologico,
in 3 casi si trattava dello SP, in 2 dello Stafilococco
aureus ed in altri due dell'Haemophilus influentiae.
La durata dell'ospedalizzazione e della terapia antibiotica è
stata di 22 gg+5. Gli antibiotici utilizzati sono stati la
vancomicina o una cefalosporina associata ad un aminoglicosidico.
La durata della febbre è stata mediamente di 9,5 giorni
(+3.5) nei pazienti non sottoposti ad intervento chirurgico. I
tempi descritti di durata della terapia antibiotica e della
febbre sono molto simili a quelli visti nel caso di Sara
La
persistenza della febbre, anche in presenza di un miglioramento
clinico e di un decremento della PCR, deve far sospettare questa
complicanza (al pari della ascessualizzazione) e l'esame
diagnostico in grado di documentare le cavitazioni è
sicuramente la TAC del torace con mezzo di contrasto. Infatti, la
radiografia convenzionale ha rispetto alla TAC una bassa
sensibilità nel riconoscere le complicanze della polmonite
(cavitazione, formazioni ascessuali, suppurazione)2,3.
1)
Kun Wong, Cheng Hsun Chiu, Kee Min Yeow et al. Necrotising
pneumonitis in children. Eur J Pediatr 2000;159:684-688
2)
Anne P. Tan Kendrick, Ho Ling, Rammath Subramaniam, Vijeyakaran
T. Joseph. The value of early CT in complicated childhood
pneumonaie. Pediatr Radiol 2002;32:16-21.
3)
Hodina M, Hanquinet S, Cottin J, Schnyder P, Gudinchet F. Imaging
of cavitary necrosis in complicated childhood pneumoniae. Eur
Radiol 2002;12(2):391-6.
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Focolaio
BPN dx che interessa il lobo superiore e medio, con piccola falda
di versamento
Andamento
della febbre (in rosso), antibiotici utilizzati, valori della PCR
Opacità
al campo superiore medio di dx con area di relativa
radiotrasparenza nei settori più craniali, da possibile
iniziale cavitazione.
TAC
torace eseguita prima e dopo la somministrazione di mezzo dio
contrasto per via endovenosa. In corrispondenza del lobo
superiore e dei segmenti apicali e del lobo inferiore a destra si
apprezza un esteso addensamento polmonare disomogeneo per la
presenza di multiple aree ipodense, necrotiche nel cui contesto
si apprezzano numerose cavità a contenuto aereo in un
quadro compatibile con pneumatocele. Nei settori anteriori e
periilari dell'addensamento è apprezzabile broncogramma
aereo.
Andamento
della febbre (in rosso), antibiotici utilizzati, valori della PCR |
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