Rivista di formazione e aggiornamento di pediatri e medici operanti sul territorio e in ospedale. Fondata nel 1982, in collaborazione con l'Associazione Culturale Pediatri.
Ottobre 2005 - Volume VIII - numero 8
M&B Pagine Elettroniche
Contributi Originali - Casi contributivi
Segni
di infiltrazione renale come esordio di una leucemia linfoblastica
acuta
U.O di
Emato-Oncologia IRCCS Burlo Garofolo Trieste
Indirizzo
per corrispondenza: rabusin@burlo.trieste.it
Key
words: Acute lymphoblastic leukaemia, Kidney, Renal
failure, Abdominal pain
Summary:
Kidney infiltration by blastic cells is a rare cause of renal failure
and represents only 1% of renal failure during acute leukaemia. We
report a case of a 10 years old girl, whose acute lymphoblastic
leukaemiawas diagnosed because of abdominal pain, due to kidney
enlargement (and capsular distension). The girl presented laboratory
findings of acute renal failure.
Il
coinvolgimento renale da parte di cellule blastiche è un
evento noto, che nella maggior parte dei casi è asintomatico o
che viene scoperto casualmente.
Riportiamo
il caso di un'importante infiltrazione renale, con nefromegalia e
segni di laboratorio di insufficienza renale acuta, che ha portato
alla diagnosi di leucemia linfoblastica acuta.
La storia
di Alice inizia con la comparsa di dolore addominale acuto insorto da
24 ore, prima diffuso e poi localizzato ai quadranti di destra, e di
febbricola; la bambina viene vista dal curante che nel sospetto di
un'appendicite acuta ne consiglia il ricovero presso la vicina
pediatria; all'esame obiettivo le condizioni generali sono buone:
non sofferente, nè febbrile; sulla coscia destra è
presente un piccolo gruppo di petecchie; l'addome è piano,
trattabile, con una massa palpabile all'ipocondrio sinistro, il cui
margine arriva a 4 cm dall'arco costale . Il fegato non è
apprezzabile, l'ascoltazione toracica è negativa, pressione
arteriosa all'ingresso 140/85; l'emocromo evidenzia GB 9540, N
3240; Hb 15,5; PLT 89000; LDH 1316, facendo sospettare, a sorpresa,
una malignità. La bambina viene quindi inviata al centro di
emato-oncologia, dove viene eseguito uno striscio periferico che
dimostra la presenza di linfoblasti (10%) confermati dall'aspirato
midollare con diagnosi di leucemia linfoblastica acuta. Gli altri
esami ematochimici segnalano un'insufficienza renale acuta
associata a segni di lisi cellulare, in particolare creatinina 1,4;
a.urico 9; Na 138; K 6,0; CL 95; Ca 8.8; P 5; LDH 1316.
Viene
eseguita, anche per chiarire la pertinenza della massa palpabile in
ipocondrio sinistro, un'ecografia addominale che mostra una
struttura omogenea e regolare di fegato, pancreas e milza, mentre
evidenzia i reni bilateralmente marcatamente aumentati di volume (il
rene dx ha un diametro di 14 cm, il sinistro di 12,5), ipoecogeni, e
con diminuita differenziazione corticomidollare, a suggerire
un'infiltrazione leucemica del parenchima renale.
Alice
inizia il trattamento chemioterapico secondo il protocollo AIEOP LLA
2000: la risposta al cortisone è buona, e ha luogo il
miglioramento della funzione renale, con dimezzamento dei valori di
creatinina all'8 giorno di terapia; viene ottenuto un discreto
controllo della pressione arteriosa con Nifedipina.
Una
successiva ecografia addominale dimostra, a distanza di 15 gg, una
netta riduzione delle dimensioni dei reni (rene dx diametro 10 cm,
rene sx diametro 8,9 cm), confermando l'ipotesi iniziale di
infiltrazione leucemica del parenchima renale.
In questo
caso non abbiamo ritenuto opportuno eseguire una biopsia renale, in
primo luogo perchè la diagnosi di LLA era già stata
fatta tramite biopsia midollare, ed in secondo luogo per il
rispristino delle normali dimensioni renali dopo 15 giorni di
terapia.
In
letteratura sono riportati molti casi di complicanze renali nel corso
di leucemia linfoblastica acuta, causate da diverse cause tra cui
ostruzione, infezioni, squilibri metabolici, e tossicità
indotta dagli agenti chemioterapici.1,2
In
particolare l'insufficienza renale acuta è un'evenienza
che può aver luogo per l'iperuricemia che consegue ad una
massiva ed acuta lisi cellulare,e che si associa ad un'iperfosfatemia
e ad un'iperkaliemia. 3,4,5,6
D'altro
canto, l'infiltrazione renale da parte di cellule blastiche, anche
quando estesa, raramente implica compromissione della funzionalità
renale e rende conto solamente dell'1% dei casi di insufficienza
renale.7,8,9,10,11.
Abbiamo
quindi ritenuto interessante il caso di Alice sia per la rarità,
sia per la iniziale presentazione della sua malattia: il dolore
addominale, dovuto a distensione della caspula renale, è stato
il fattore che ha portato la bambina all'osservazione medica e,
successivamente, alla diagnosi di LLA.
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