Gennaio 2017 - Volume XXXVI - numero 1
La Pediatria sulla Grande Stampa
Clinica Pediatrica, IRCCS Burlo Garofolo, Università di Trieste
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“Più matti che malati”: questa è la realtà della Pediatria di oggi e tutto sommato anche la parte più rilevante (per quantità e credo anche per importanza) dello speciale di questo anno. Più matti che malati, una realtà pervasiva del nostro lavoro: della quale non possiamo, se non colpevolmente, rinunciare a prendere consapevolezza se vogliamo continuare a operare con lealtà, a dare un senso logico e concreto al nostro agire professionale, adeguandolo ai problemi della Pediatria che cambia. Poco importa se tutto questo disagio mentale, questo malessere psico-sociale, questi casi così poco medici e così tanto... altro, ci mettono in crisi, sono forieri di frustrazione, ci fanno pensare di aver sbagliato mestiere. La soluzione non può essere che quella di affrontarli come parte inalienabile del nostro lavoro, magari imparando anche a trovare le parole da dire (alla famiglia) e a condividere la fatica (con i colleghi, ma non solo) di assumerne la responsabilità (di non delegare) e attuare le soluzioni. Magari cominciando a scriverne e discuterne di più sulle pagine di Medico e Bambino, dello speciale di fine anno. Non mancano peraltro (tranquilli...), in questo speciale, le recensioni degli aggiornamenti e le puntualizzazioni attraverso casi clinici su altri argomenti della Pediatria: più o meno facile, più o meno difficile (e rara), ma comunque Pediatria di oggi, così come raccontata nel corso del 2016 sulla grande stampa medica. Il tutto un po’ a casaccio, come sempre. E dettato dall’interesse e dalle preferenze di chi questo speciale lo ha scritto, sperando (ma non è detto...) che qualcuno si diverta a leggerlo, magari solo un po’. Sarebbe bello che questo speciale potesse arricchirsi a posteriori dei vostri commenti, della vostra esperienza, della vostra voglia di correggere la rotta. Quella della Pediatria intendo, almeno di quella che si scrive e legge su Medico e Bambino.
Buon anno a tutti! Alessandro Ventura |
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