Rivista di formazione e aggiornamento di pediatri e medici operanti sul territorio e in ospedale. Fondata nel 1982, in collaborazione con l'Associazione Culturale Pediatri.
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Appunti di Terapia
Rischio
di rottura dell'utero durante il parto in donne che avevano già
subito un cesareo
Indirizzo
per corrispondenza:bartolozzi@unifi.it
Ogni anno
in USA il 60% delle donne che hanno una nuova gravidanza dopo un
precedente parto cesareo affronta un tentativo di travaglio: si
dubita che questo possa rappresentare un rischio.
Per donne che avevano già ricevuto un cesareo, il rischio di rottura dell'utero è risultato più alto in quelle in cui il parto è stato indotto che in quelle in cui è stato eseguito un cesareo senza travaglio. Il travaglio indotto con le prostaglandine aumenta il rischio (Lydon-Rochelle M et al., N Engl J Med 2001, 345:3-8). La rottura dell'utero avvenne con un'incidenza di 1,6 su 1000 donne che avevano già avuto un cesareo e che hanno rivevuto un cesareo programmato, in 5,2 donne su 1000 che avevano avuto un travaglio spontaneo, in 7,7 donne su 1000 che evavano avuto un travaglio indotto senza prostaglandine e in 24,5 donne su 1000 che avevano avuto un travaglio indotto con prostaglandine.
Il commentatore (Greene MF, N Engl J Med 2001, 345:54-5) conclude la cosa migliore per il nascituro è "ripetere un taglio cesareo".
Per donne che avevano già ricevuto un cesareo, il rischio di rottura dell'utero è risultato più alto in quelle in cui il parto è stato indotto che in quelle in cui è stato eseguito un cesareo senza travaglio. Il travaglio indotto con le prostaglandine aumenta il rischio (Lydon-Rochelle M et al., N Engl J Med 2001, 345:3-8). La rottura dell'utero avvenne con un'incidenza di 1,6 su 1000 donne che avevano già avuto un cesareo e che hanno rivevuto un cesareo programmato, in 5,2 donne su 1000 che avevano avuto un travaglio spontaneo, in 7,7 donne su 1000 che evavano avuto un travaglio indotto senza prostaglandine e in 24,5 donne su 1000 che avevano avuto un travaglio indotto con prostaglandine.
Il commentatore (Greene MF, N Engl J Med 2001, 345:54-5) conclude la cosa migliore per il nascituro è "ripetere un taglio cesareo".
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