Rivista di formazione e aggiornamento di pediatri e medici operanti sul territorio e in ospedale. Fondata nel 1982, in collaborazione con l'Associazione Culturale Pediatri.
Giugno 2002 - Volume V - numero 6
M&B Pagine Elettroniche
Appunti di Terapia
Le
cure contro i pidocchi
Per
due volte nel passato sulle pagine elettroniche di Medico e Bambino
si è parlato di pidocchi del capo (Il punto su…, ottobre
1998 e Il punto su…, marzo 2000). Una recente messa a punto sulla
cura di questi frequenti parassiti del bambino (R.J. Roberts, Head
lice, N Engl. J Med 2002, 346:1645-50) permette di tornare
sull'argomnto, riportando le ultime novità, la più
importante delle quali è rappresentata dalla resistenza dei
pidocchi ai comuni insetticidi.
Sebbene
il pidocchio del capo (Pediculus capitis) non rappresenti un
pericolo per la salute, la constatazione di un'infestazione scatena
spesso una risposta emotiva sproporzionata, che può di per se
stessa rappresentare un potenziale pericolo.
Il numero
dei casi di pediculosi, notificato in Italia nel 1989 è stato
solo di 3540 casi, di 3673 nel 1990 e di 2539 nel 1991: da allora non
c'è più obbligo di denunzia, per cui siamo all'oscuro
dell'attuale dimensione dell'infestazione nel nostro paese; negli
USA è stato calcolato che da 12 a 24 milioni di giornate di
scuola sono state perdute nel 1998.
L'infestazione
L'età
più colpita è quella da 5 a 11 anni e il sesso
femminile è il preferito. La prevalenza nei paesi
industrializzati viene calcolata fra l'1 e il 3%, ma a volte nelle
scuole elementari può raggiungere anche il 25%. Nella gran
parte dei casi l'infestazione non si accompagna a sintomi, almeno
all'inizio e non si associa mai a quadri clinici gravi. Gli scarsi
sintomi che si presentano con il crescere dell'infestazione sono
legati al prurito della testa, dovuto al contatto diretto con la
saliva del pidocchio, che penetra, attraverso la cute, quando esso la
punge per succhiare il sangue: molto di rado nei casi trascurati
possono insorgere infezioni e malessere generale.
Dopo aver
raggiunta la maturazione completa la femmina del pidocchio emette da
una a sei uova al giorno, per circa 1 mese, dopo di chè viene
a morte. Le uova, translucide, sono attaccate alla base del capello,
proprio vicino al cuoio capelluto. Dopo 7-10 giorni, quando la larva
lascia l'uovo, l'involucro rimane vuoto: esso ha una lunghezza di
circa 1 mm, appare più bianco ed è quindi più
visibile. Dopo 0-12 giorni e 3 mute, il pidocchio, di colore grigio
scuro, diviene adulto e raggiunge una grandezza di 3-4 mm. La femmina
vive da 1 a 3 mesi, ma muore in breve tempo (poco più di due
giorni) quando sia separata dall'uomo. Complessivamente vengono
emesse da un pidocchio più di 300 uova, con un ritmo di 4-6
uova al giorno a partire dalla 2°-3° settimana di vita. Nella
maggior parte delle infestazioni vi sono meno di 10 pidocchi, la
maggior parte dei quali sono piccole ninfe di 1-2 mm. Le lendini
rimangono fermamente attaccate al capello, allontanandosi
gradualmente dal cuoio capelluto con l'allungamento del capello:
dopo un mese questa distanza è di un centimetro.
La
trasmissione
La
diffusione del pidocchio avviene nella gran parte dei casi
direttamente dal contatto testa/testa, ma può avvenire anche
attraverso l'uso comune del pettine, della spazzola per capelli o
del cappello. Un pidocchio adulto vive solo 55 ore senza l'uomo,
anche se probabilmente già prima si blocca per la
disidratazione. Il pidocchio non salta, né vola. Non viene
trasmesso dagli animali domestici.
Il
riconoscimento
Abbastanza
spesso l'infestazione da pidocchi è erroneamente
diagnosticata.
Trovare
le lendini non significa affatto un'infestazione in fase attiva,
perché le lendini persistono per mesi dopo che la cura ha
ucciso tutti i pidocchi. Lo stesso CDC di Atlanta ha stabilito che la
diagnosi, sulla base delle lendini, può essere fatta solo
quando la maggior parte delle uova sono a meno di 6,5 mm dal cuoio
capelluto, ma anche a distanze inferiori non significa in modo
assoluto che nei 2/3 dei casi ci sia un'infestazione da pidocchi;
alcuni studiosi ritengono che una diagnosi possa essere posta solo
quando si ritrovi un pidocchio vivo, in grado di muoversi.
La
semplice ispezione dei capelli e del cuoio capelluto non è
spesso sufficiente per la diagnosi, perché i ¾ delle
infestazioni possono non essere riconosciute, mentre permette un
miglior riconoscimento l'uso di un pettine fitto (la vecchia
pettinessa), che permette l'identificazione del pidocchio nel
doppio dei casi, diagnosticati con l'ispezione diretta dei capelli.
Se si bagnano i capelli la diagnosi è più facile.
Dopo che
i capelli sono stati pettinati e spazzolati per rimuovere i grovigli,
deve essere usato il pettine fitto che va inserito completamente alla
base del capello e fatto scorrere con decisione fino alla punta. I
denti del pettine debbono distare l'uno dall'altro non più
di 2-3 mm per essere sicuri di aver preso il pidocchio in trappola.
La manovra va ripetuta per due volte. A ogni passata il pettine va
esaminato attentamente per la ricerca del pidocchio. Ci vuole spesso
un minuto per trovare il primo pidocchio.
Il
trattamento
Oggi va
tenuto conto che esistono 3 opzioni per il trattamento:
- gli insetticidi locali
- il pettine fitto bagnato
- la terapia orale.
Un
insetticida efficace deve uccidere sia pidocchi sia le loro uova. Di
almeno 70 insetticidi a disposizione, solo pochi rispondono ai
criteri di qualità dei revisori Cochrane. La guarigione
avviene in più del 95% con permetrina, piretrina attivata e
malation: ma va tenuto conto che il giudizio dei ricercatori riguarda
i pidocchi completamente suscettibili, mentre l'insorgenza del
fenomeno della resistenza ha fatto sì che la risposta attuale
non corrisponda alle attese. In uno studio recente infatti
l'efficacia del malation è risultata del 78% (Roberts
R.J. et al., Lancet 2000, 356:540-4). Nonostante che il malation
sia un antiparassitario organofosforico, esso non ha mostrato nessun
segno di neurotossicità.
Per la
comparsa di resistenza, specialmente delle uova, il CDC degli USA
raccomanda due applicazioni, una ogni sette giorni di permetrina, ma
non di malation. Comunque non vengono raccomandate più di 3
applicazioni dello stesso prodotto nell'arco di due settimane. A
volte la permetrina non ha effetto, anche quando usata al 5%. Gli
shampoo e le polveri, applicati sui capelli bagnati, hanno spesso
poco effetto, perché vengono troppo diluiti, per il breve
tempo di contatto e per la scarsa penetrazione del principio attivo
nel pidocchio. Negli USA infatti viene consigliato che sia lo shampoo
che la polvere siano applicati sul capello asciutto per ottenere
l'effetto massimo.
Altre
sostanze, usate più di rado, possono avere effetti
collaterali. Per esempio il Lindane in shampoo all'1%, risultato
neurotossico nel ratto, può accompagnarsi a convulsioni,
irritabilità e agitazione quando usato nell'uomo.
Una
recente pubblicazione ha dimostrato che il
trimetoprim-sulfametossazolo aumenta il successo della permetrina in
crema, dall'80 al 95% (Hipolito R.B. et al., Pediatrics marzo
2001, 107, e30). Anche l'ivermectin per bocca o locale è
efficace contro i pidocchi: ma ancora questa indicazione non è
ufficialmente riconosciuta. In linea di massima l'uso di un
trattamento generale per combattere i pidocchi della testa, è
giustificato soltanto nelle infestazioni gravi, quando non siano
disponibili le preparazioni locali o quando il trattamento non abbia
ottenuto il risultato sperato.
La
rimozione locale con pettine fitto da parte dei genitori è
un'alternativa agli insetticidi, che non sono raccomandati nei
bambini in età inferiore ai 2 anni. Il razionale di questo
trattamento risiede nel fatto che il pidocchio non passa da un
soggetto a un altro entro sette giorni dalla fuoriuscita dall'uovo,
non si riproduce entro 10 giorni e tutte le uova si aprono in circa
una settimana. D'altra parte se tutti i pidocchi giovani sono
allontanati entro pochi giorni dalla loro nascita, l'infestazione
può essere eradicata. L'uso del pettine fitto deve essere
fatto dopo aver bagnato, meglio se con olio di oliva, i capelli;
l'uso del pettine, anche se non si trovi un pidocchio deve essere
continuato per almeno 15-30 minuti. L'uso del pettine va ripetuto
ogni 3-4 giorni per molte settimane e deve essere continuato per
altre due settimane, dopo che sia stato trovato un pidocchio vivo.
Con questo sistema è stato visto che guarisce il 38% dei
bambini, pettinati dai genitori, cioè circa la metà di
quello che si attiene con il malation.
Quanto
sono efficaci gli insetticidi nei pidocchi parzialmente resistenti
?
Dalla
metà degli anni 90 sono stati riscontrati alti livelli di
resistenza alla permetrina e alla fenotrina, a volte anche di tipo
crociato, sia nel Regno Unito, che in Francia, in Israele, nela
Repubblica Ceca, negli USA e in Argentina. E' stata riscontrata nel
Regno Unito anche resistenza al malation, ma nonostante ciò il
malation rimane clinicamente utile.
Sono
necessarie nuove tecniche per identificare la resistenza e per
aiutare nella scelta di trattamento specifici in una determinata area
geografica.
E'
necessaria l'esclusione dalla scuola ?
L'esclusione
dalla scuola per la presenza di pidocchi del capo rappresenta
un'indicazione universale. Tuttavia va tenuto presente che i
pidocchi erano presenti già da settimane prima del
riconoscimento e poche ore in più probabilmente non
rappresentano una differenza significativa nella trasmissione. Va
ricordato che i ¾ dei bambini con lendini non sono infestati e
che la politica “senza lendini” va considerata eccessiva. Va
ricordato inoltre a questo proposito che l'esclusione dalla scuola
per la presenza di pidocchi o di lendini non è raccomandata
dall'Associazione Americana di Salute Pubblica.
Quale
ruolo hanno le terapie alternative sulla decontaminazione ambientale
?
Non ci
sono pubblicazioni sull'efficacia e sull'innocuità dei
trattamento con erbe, con oli “naturali” o con rimedi preparati
in casa, come preparazioni con petrolio, con maionese o con
cherosene, o con l'elettrocuzione con pettini caricati a batteria.
D'altra parte si sa che il petrolio e il cherosene possono essere
causa di avvelenamenti. Mancano complessivamente dati per essere
sicuri che la disinfezione del personale o dell'ambiente
influenzino l'efficacia delle cure o la ripresa dell'infestazione
da pidocchi.
E'
giustificato l'uso prolungato di farmaci locali contro i pidocchi
nella prevenzione dell'infestazione ?
Capita
che alcuni genitori adoperino in modo continuativo insetticidi locali
contro i pidocchi per impedire che il loro figlio prenda
l'infestazione, in occasione di epidemie nelle scuole. Una tale
pratica è assolutamente da evitare per i pericoli potenziali
derivanti dall'uso locale, prolungato di sostanze non completamente
sicure.
Linee
guida del CDC, dell'Associazione Americana di Salute Pubblica,
della Società Pediatrica Canadese e del Dipartimento della
Salute del Regno Unito
Le linee
guida degli USA raccomandato l'uso locale d'insetticidi (il CDC
preferisce il malation, come il più efficace) e non parlano
dell'uso del pettine bagnato. Le linee guida canadesi stabiliscono
che la diagnosi si basa “sui pidocchi e/o sulle loro uova” e
raccomandano l'uso di uno dei molti insetticidi locali. Nel Regno
Unito si consiglia l'uso di un pettine fitto su capelli bagnati per
la diagnosi; il trattamento viene riservato solo a quelli che sono
portatori di pidocchi vivi. Viene consigliato per il trattamento
l'uso di insetticidi locali o del pettine fitto bagnato.
Le
opinioni sono divise sulla necessità della disinfezione del
personale e dei familiari. Il CDC consiglia di porre attenzione che
ogni cosa che sia stata toccata dal paziente debba essere lavata a
caldo, pulita a secco, mantenuta nella plastica per due settimane o
sotto vuoto, mentre le autorità del Regno Unito sconsigliano
la pulizia dell'ambiente. L'uso di insetticidi spray per
disinfettare gli oggetti non è raccomandato.
Sono
disponibili alcuni siti internet ai quali rivolgersi; di seguito
viene riportato il più importante.
Tabella:
Trattamento dei pidocchi del capo
Nome | Disponibilità
in Italia | Sicurezza | Efficacia
nella pratica | Controindicazioni |
Malation | Aftir,
gel e shampoo all'1% | Intermedia* | Buona | Non è
raccomandabile per i bambini in età inferiore ai due anni |
Piretroidi
(permetrina sintetica e naturale) | Nix,
crema all'1%
Cruzzy,
lozione, shampoo potenziato | Buona
Buona
| Intermedia
**
intermedia**
| Il
Nix è indicato solo per bambini in età superiore ai
6 mesi |
Pettine
fitto bagnato | Buona | Scarsa | ||
Lindane | Galenico | Scarsa | Scarsa |
·Il
veicolo alcolico è infiammabile; il veicolo acquoso è
da preferire
·**
Sono raccomandate due applicazioni a distanza di 7 giorni l'una
dall'altra
Conclusioni
In
presenza di un pidocchio vivo e mobile la diagnosi è facile.
Con i
genitori è meglio usare il termine “infezione” di quello
“infestazione”, che per loro evoca una maggiore paura.
C'è
chi preferisce il pettine di plastica al pettine di acciaio, perché
è di uso più facile ed è ugualmente efficace.
Se le
lendini si trovano a una distanza superiore agli 8 mm dal cuoio
capelluto non è indicato nessun trattamento. Se le lendini
sono a meno di 8 mm la diagnosi è quella di pediculosi, anche
se in 7 bambini su 10 il trattamento non sarebbe stato necessario.
Se viene
posta la diagnosi di pediculosi il trattamento con malation è
quello che in USA viene più spesso consigliato, anche se la
permetrina e le piretrine naturali sono delle valide alternative. Se
l'infestazione si ripresenta entro un mese dal trattamento,
l'insetticida va cambiato. Una quantità sufficiente di
insetticida deve bagnare l'intero cuoio capelluto, mentre esso non
va necessariamente applicato all'estremità dei capelli
lunghi, al di là della comune “passata”. I capelli debbono
essere lavati con uno shampoo normale per rimuovere l'insetticida
alla fine del raccomandato periodo di applicazione. Se vengono usate
la permetrina o le piretrine è necessario usare due
applicazioni a distanza di 7-10 giorni.
Per i
bambini di due anni di età o ancora più piccoli, o
quando i genitori rifiutino l'insetticida, il pettine bagnato è
un'alternativa, sebbene, come abbiamo visto, sia meno efficace.
Alcuni genitori preferiscono i prodotti a base di erbe “naturali”,
ma non è detto che queste siano necessariamente senza effetti
dannosi.
Il
lavaggio della testa è efficace solo per breve tempo ed è
abbastanza traumatico per il bambino.
Le
lendini sono difficili da rimuovere: una soluzione alla pari di acqua
e aceto aiuta nella rimozione, perché rende solubili i sali di
calcio. Aprendo l'aria condizionata e passando il capello fra
l'indice e il pollice è più facile riuscire ad
allontanarle.
Sia i
genitori che gli altri familiari vanno accuratamente esaminati.
La
pulizia ambientale è probabilmente non necessaria, ma i
pettini e le spazzole vanno lavati in acqua ad almeno 60° C.
Un
pettine fitto deve essere usato uno o due giorni dopo l'applicazione
finale dell'insetticida per confermare che il trattamento ha avuto
successo. La presenza di pidocchi vivi, mobili di qualsiasi grandezza
significa resistenza al trattamento, mentre trovare solo pidocchi
adulti suggerisce una nuova infestazione. Una regolare ricerca dei
pidocchi è consigliata per molte settimane dopo la guarigione.
Un
bambino può tornare a scuola immediatamente dopo il
completamento della prima applicazione con un insetticida, fra quelli
considerati come efficaci, o dopo il primo trattamento con un pettine
bagnato, senza tener alcun conto della presenza di lendini. Può
essere utile che il pediatra scriva una lettera al personale della
scuola.
Va
ricordato che escludere un bambino dalla scuola perché ha i
pidocchi in testa, determina ansietà, paura, risentimento
sociale, ipertrattamenti, perdita di educazione e perdita economica
se i genitori lasciano il lavoro: un esempio classico di una cura che
è peggio della malattia.
Fortunatamente
non vengono più tagliati i capelli a zero, senza il permesso
dei genitori, come veniva fatto una volta.
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