Rivista di formazione e aggiornamento di pediatri e medici operanti sul territorio e in ospedale. Fondata nel 1982, in collaborazione con l'Associazione Culturale Pediatri.
Settembre 2002 - Volume V - numero 7
M&B Pagine Elettroniche
Appunti di Terapia
Dal
settembre 2002 quattro IPV
Sulla
Gazzetta Ufficiale n. 163 del 13 luglio 2002 è uscito il
Decreto del Ministero della Salute (in data 18 luglio 2002), in
conseguenza del quale l'Italia cambia il modo di eseguire la
vaccinazione antipolio. Non più 2 IPV e 2 OPV, ma 4 IPV.
Il
decreto consta di 4 articoli:
Articolo
1
a) prima
dose di vaccino inattivato e potenziato (IPV) nel corso del 3°
mese di vita (a partire dal compimento della ottava settimana),
contenente 40 Unità di antigene D per il poliovirus tipo 1, 8
unità di antigene D per il poliovirus tipo 2 e 32 Unità
di antigene D per il poliovirus tipo 3;
b)
seconda dose di vaccino antipoliomielitico potenziato e inattivato,
contenente 40 Unità di antigene D per il poliovirus tipo 1, 8
unità di antigene D per il poliovirus tipo 2 e 32 Unità
di antigene D per il poliovirus tipo 3, nel corso del quinto mese di
vita e comunque non prima che siano trascorse sei settimane dalla
somministrazione della prima dose:
c) terza
dose di vaccino antipoliomielitico potenziato e inattivato,
contenente 40 Unità di antigene D per il poliovirus tipo 1, 8
unità di antigene D per il poliovirus tipo 2 e 32 Unità
di antigene D per il poliovirus tipo 3, in un periodo di tempo
compreso fra l'undicesimo e il dodicesimo mese
d) quarta
dose di vaccino antipoliomielitico potenziato e inattivato,
contenente 40 Unità di antigene D per il poliovirus tipo 1, 8
unità di antigene D per il poliovirus tipo 2 e 32 Unità
di antigene D per il poliovirus tipo 3, da somministrare nel terzo
anno di vita e comunque non prima che siano trascorsi dodici mesi
dalla somministrazione della terza dose
Articolo
2
Ai fini
del perseguimento di obiettivi di sanità pubblica adeguati
alla situazione epidemiologica corrente e in linea con gli enunciati
del PSN 1998-2000, per la vaccinazione antipoliomielitica è
consentita l'utilizzazione di vaccini combinati, commercializzati in
Italia anche secondo schemi derivati da quelli previsti nei foglietti
illustrativi, purché corrispondenti al protocollo previsto nel
presente Decreto.
Articolo
3
Ai
bambini che, alla data di entrata in vigore del presente decreto,
hanno già iniziato ma non completato la vaccinazione
antipoliomielitica, si applicano le disposizioni di cui all'Articoilo
1.
Articolo
4
Le
Regioni e le Province autonome, nell'ambito delle specifiche
competenze, attuano la sorveglianza delle attività di
prevenzione vaccinale della poliomielite, con particolare riguardo ai
fenomeni di ritardo nel completamento del ciclo primario di
vacinazione (tre dosi nel corso del primo anno di vita), mettendo in
atto, ove necessario, adeguati interventi correttivi.
Commento
Il
decreto, pur abusando di termini burocratici, è facilmente
comprensibile. Il nostro interesse di pediatri pratici si concentra
sull'articolo 3, che espresso in altre parole, più
comprensibili, suona così: chi ha già fatto la terza
dose con OPV, alla quarta dose deve fare l'IPV. Penso che questa
decisione sia giusta, anche se in linea teorica sarebbe stato
ugualmente corretto usare l'OPV anche per la quarta dose. Questa
norma risulta molto utile perchè rappresenta una norma
transitoria da applicare spesso, mentre in altre occasioni, quando
veniva introdotto un cambiamento nel calendario vaccinale, mai erano
state emanate norme transitorie precise, per cui andava a finire che
ognuno faceva di testa sua.
La
decisione di passare a 4 IPV torna utile principalmente per due
ragioni:
1. perchè
toglie di mezzo l'OPV, al quale siamo tutti attaccati e al quale
riconosciamo tutti i meriti possibili e immaginabili; ma, nella
situazione in cui ci troviamo, prima ce lo leviamo di torno e meglio
è. Non abbiamo più casi di polio da selvaggio da oltre
10 anni, ma abbiamo visto negli anni diversi casi di polio da vaccino
OPV (VAPP).
2. il
passaggio a 4 IPV cambia molto il punto critico del calendario,
quello dei 12 mesi, quando non era più possibile usare
l'esavalente, perchè l'IPV era sostituito dall'OPV, da dare
ovviamente per bocca. Ora è tutto più facile: possiamo
continuare con la terza dose di esavalente, come abbiamo fatto per le
prime due.
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