Rivista di formazione e aggiornamento di pediatri e medici operanti sul territorio e in ospedale. Fondata nel 1982, in collaborazione con l'Associazione Culturale Pediatri.
Ottobre 2002 - Volume V - numero 8
M&B Pagine Elettroniche
Appunti di Terapia
Esistono
complicazioni neurologiche dopo la vaccinazione
contro
morbillo, parotite e rosolia ?
I virus
del morbillo, della parotite e della rosolia sono neurotropi. Durante
la malattia naturale l'interessamento del sistema nervoso centrale è
comune nel morbillo, tanto che sono state riportate modificazioni
elettro-encefalografiche nel 50% dei casi di morbillo, non
complicati: le complicanze vanno dalla meningite, all'encefalite,
alla panencenfalite sclerosante subacuta (SSPE) all'encefalite
morbillosa a corpi inclusi (MIBE) all'encefalomielite disseminata
subacuta. L'encefalite acuta si manifesta dallo 0,35 all'1 caso su
1000 pazienti con morbillo: la mortalità in questa
complicazione va dal 10 al 20% e le alterazioni neurologiche sono
presenti nel 25% dei sopravvissuti.
Anche la
parotite è una causa molto più frequente di encefalite
nei bambini, con una media di 2,6 casi su 1.000 bambini affetti dalla
malattia naturale; la meningite andava nelle diverse epidemie da 1
caso a 150 casi su 1.000 ammalati, nonostante che fosse presente una
pleiocitosi nel 50% dei bambini con parotite.
Dopo la
rosolia l'encefalite era meno frequente: 0,13 casi su 1.000 ammalati.
Cosa
succede di queste complicazioni dopo la vaccinazione MPR, con virus
vivi attenuati ?
Alterazioni
elettro-encefalografiche sono state riportate dopo la vaccinazione
contro il morbillo con virus vivi attenuati. Parallelamente casi di
meningite, encefalite, MIBE ed encefalomielite acuta disseminata sono
stati sporadicamente descritti dopo la vaccinazione contro il
morbillo, ma nella maggior parte dei casi il legame è
risultato poco chiaro. Per la parotite, è stato visto che
alcuni ceppi di vaccino possono causare in rari casi risentimento
meningeale.
Di
recente il vaccino MPR è stato tirato in ballo anche come
causa dell'aumentata incidenza dell'autismo.
Per
comprendere se esiste davvero un'associazione fra MPR ed encefalite,
meningite asettica o autismo, è stata condotta una ricerca
retrospettiva, basata sul legame fra vaccinazione MPR e diagnosi di
dimissione ospedaliera in 535.544 bambini in età fra 1 e 7
anni, che erano stati vaccinati in Finlandia fra il novembre 1982 e
il giugno 1986 (Mäkelä A., Nuorti P., Peltola H.,
Pediatrics 110:957-63, 2002).
Sono
stati presi in considerazione tutti gli eventi di encefalite e di
meningite asettica entro 3 mesi dalla vaccinazione; ricerca analoga
per l'autismo. Per controllo sono stati considerati i casi di
encefalite, meningite e autismo in un periodo di tempo successivo,
ugualmente di 3 mesi.
Dei
535.544 bambini vaccinati, negli anni sopra indicati, 199 vennero
ospedalizzati per encefalite, 161 per meningite asettica e 352 per
manifestazioni autistiche. In 9 bambini con encefalite e in 10 con
meningite, la malattia si sviluppò entro 3 mesi dalla
vaccinazione; ma nei successivi 3 mesi il numero di casi di queste
affezioni fu assolutamente identico a quello già considerato,
dimostrando che, dopo la vaccinazione, non si è manifestato
alcun aumento nell'incidenza delle manifestazioni neurologiche.
Ugualmente non è stato dimostrato un aumento nel numero di
casi di autismo da collegare con la vaccinazione MPR.
Gli
autori concludono di non aver identificato alcuna associazione fra la
vaccinazione MPR e l'encefalite, la meningite asettica e l'autismo. I
risultati esposti sono un'ulteriore prova della sicurezza del vaccino
MPR.
E'
doveroso riportare che la dott.ssa A.Mäkelä ha ricevuto un
grant dalla Merck & Co.
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