Rivista di formazione e aggiornamento di pediatri e medici operanti sul territorio e in ospedale. Fondata nel 1982, in collaborazione con l'Associazione Culturale Pediatri.
Marzo 2010 - Volume XIII - numero 3
M&B Pagine Elettroniche
Casi indimenticabili
Dalla
Moldavia al Marocco ecco a voi la cisti da e...
UOS
di Chirurgia Mini Invasiva e Nuove Tecnologie
Ospedale
S. Bortolo, Vicenza
13
anni, accompagnato in Italia da madre moldava badante.
Anamnesi
2007
massa addominale operato prima volta in Moldavia e richiuso
perché inoperabile (massa epatica, splenica, pancreatica).
Diagnosi presuntiva di linfoma di Hodgkin. Trattato con 10 cicli
di chemioterapia non ben definita. Dopo 1 anno rioperato sempre
in Moldavia: massa splenica (?) e voluminosa massa epatica (a
contenuto liquido coinvolgente ilo-epatico, v. cava e vie
biliari); splenectomizzato e richiuso perché non operabile
al fegato.
La
madre lavora in Italia come badante e non si rassegna. Nel giugno
2009 accompagna il bambino a Vicenza dove lavora, nel frattempo
peggioramento delle condizioni cliniche, il bambino viene
ricoverato presso la Pediatria dell’Ospedale di Vicenza per
ittero, calo ponderale (peso kg 30), astenia, febbricola, e massa
addominale palpabile. Nessuna documentazione in possesso della
madre ed estrema difficoltà a raccogliere documentazione.
Esami
ematochimici non significativi eccetto aumento transaminasi e
bilirubina diretta.
Eco
addominale e TAC, RMN: fegato di dimensioni aumentate con massa
epatica (circa 10 cm di diametro) a contenuto liquido
coinvolgente l’ilo con importante compressione dei
corrispondenti vasi e delle vie biliari. Colecisti aumentata di
volume (diametro di circa 8 cm) proiettata a livello della fossa
iliaca destra. Null’altro da segnalare a carico di
pancreas, reni e linfonodi endoaddominali.
In
assenza di esami significativi per eventuale ricaduta del
Linfoma → consulenza chirurgica pediatrica cisti da
echinococco? → consulenza infettivologica →
sierologia negativa.
Diagnosi
presuntiva → cisti epatica semplice? → indicazione a
svuotamento chirurgico e asportazione o marsupializzazione
Intervento
in laparoscopia (numerosissime aderenze per precedenti
interventi laparotomici), si crea finestra tra i visceri e si
giunge a livello della massa. Puntura evacuativa sotto visione
diretta: liquido limpido (acqua di rocca)!!! Acqua di rocca =
cisti da echinococco; attenzione fermi tutti!!! Irrigazione con
soluzione salina ipertonica, apertura pericistio, asportazione
membrana proligera e cisti figlie. Posizionamento di drenaggio
intrapericistico per erosione vie biliari da parte della cisti.
Post
operatorio somministrazione di terapia orale anti-echinococco,
netto miglioramento delle condizioni generali, diminuzione dell’
ittero delle transaminasi e della bilirubinemia.
In X
giornata post operatoria:
Si
decide per ERCP per colangiografia: lesione ramo via biliare
principale di destra → papillotomia e posizionamento di
stent.
In
XIX giornata post-operatoria buone c. generali ecografia: non
cisti epatica (collabita); non più fuoriuscita di bile da
drenaggio → rimozione.
Conclusioni
Una
diagnosi apparente semplice di cisti da echinococco a
localizzazione epatica è stata misconosciuta da pediatri,
radiologi, infettivologi, chirurghi pediatri, perché:
Non è
successo il peggio grazie alla preventiva aspirazione del liquido
e alla presenza di un chirurgo che aveva già operato una
tale patologia.
E
per finire...
Dopo
7 gg, mentre il bambino era ancora ricoverato… in PS
pediatrico 14enne femmina con massa epatica palpabile di 15 cm a
contenuto liquido. Non sarà ancora una cisti da
echinococco??? ebbene si una cisti da echinococco direttamente
proveniente dal Marocco… |
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