Rivista di formazione e aggiornamento di pediatri e medici operanti sul territorio e in ospedale. Fondata nel 1982, in collaborazione con l'Associazione Culturale Pediatri.
Settembre 2012 - Volume XV - numero 7
M&B Pagine Elettroniche
I Poster degli specializzandi
Non
tutti i mali vengono per nuocere
Università
degli studi di Sassari, Scuola di specializzazione in Pediatria
indirizzo
per corrispondenza: nadiagaias@yahoo.it
Il
piccolo A. di 7 mesi, è giunto in PS verso le 21.30 di sabato sera,
appena dopo essere sbarcato con la famiglia dal traghetto che doveva
portarli in vacanza. Durante la traversata in occasione di un cambio
pannolino A. è caduto dal letto a castello, sbattendo la fronte. Per
questo i genitori preoccupati lo portano nel nostro ambulatorio di
accettazione pediatrica. All'E.O.G. il piccolo è apparso in
discrete condizioni generali, vigile, reattivo; pupille isocoriche,
isocicliche e normoreagenti alla fotostimolazione; obiettività
cardiopolmonare nella norma, FC 100 bpm, PA 90/60 mmHg, Sat.O2
100% in aria ambiente; addome trattabile, apparentemente né dolente
né dolorabile; lieve escoriazione in regione frontale sx. Sottoposto
a visita neurochirurgica (nella norma), è stata predisposta
l'osservazione presso la Clinica Pediatrica. All'ingresso in
reparto, ha eseguito esami ematochimici di routine e profilo
coagulativo risultati nella norma. Verso le 22.30 in seguito alla
comparsa di due episodi di vomito il piccolo ha iniziato terapia
reidratante con souzione bilanciata alla velocità di 30 ml/h. Dopo
una notte tranquilla, per il riscontro di sonnolenza ed un ulteriore
episodio di vomito è stata richiesta TAC-cranio urgente che ha
escluso lesioni post-traumatiche, evidenziando però un'area
ipodensa in fossa cranica posteriore, a livello della tonsilla di dx,
di dubbia interpretazione. Per tale motivo il giorno seguente, il
paziente ha eseguito RMN-encefalo con MDC e Angio-RMN encefalo. Il
primo esame ha confermato in sede cerebellare inferiore dx la
presenza di una lesione espansiva di circa 1,5 x 1,5 x 2,5 cm,
disomogeneamente iperintensa in T2, isoiperintensa in Flair,
ipointensa in T1 con restrizione della diffusione ed esili strie di
enhancement dopo la somministrazione di MDC. (Figura
1 e Figura 2)
Nel suo
contesto si apprezzano minute aree ipointense in T2 da riferire a
esiti di micro sanguinamenti. La lesione anteriormente contrae
rapporto con l'arteria cerebellare postero inferiore, esercitando
una lieve impronta sulla superficie posterolaterale dx del bulbo e
infiltrando la tonsilla cerebellare omolaterale che appare
modicamente ptosica al di sotto del forame occipitale (5 mm);
superomedialmente esercita una modica impronta sul verme.
Un'alterazione di segnale che potrebbe rappresentare segno
d'infiltrazione controlaterale si apprezza a livello della tonsilla
cerebellare di sx. Lateralmente la lesione appare delimitata da una
stria di alterato segnale compatibile con edema perilesionale. Le
restanti strutture cerebrali risultano nella norma. Lo studio
angioRMN non evidenzia presenza di definite alterazioni a carico dei
principali vasi arteriosi intracranici. Per le caratteristiche
evidenziate, la giovane età e la sede, il radiologo pone in prima
ipotesi il sospetto di medulloblastoma, non potendo escludere però
una forma desmoplastica o un ependimoma. Non si rilevano ulteriori
alterazioni di segnale a carico delle regioni sotto e
sopratentoriali. Data la lontananza dal domicilio, i genitori del
piccolo, in accordo coi sanitari, decidono di trasferire A. presso
l'Unità di Neurochirurgia della loro città. All'arrivo in
Ospedale il piccolo appare sveglio, reattivo, con pupille isocoriche,
normoreagenti. Muove i 4 arti senza apparenti asimmetrie, né clonie.
Presenta buon tono di arti, tronco e capo. Il piccolo A. è
sottoposto ad intervento chirurgico per asportazione della lesione.
Dall'esame istologico si evidenzia che il materiale accoglie lembi
di parenchima cerebellare con associate numerose strutture vascolari
proliferanti (saltuarie figure mitotiche) per lo più a parete
sottile sullo sfondo di aree di microinfarcimento emorragico,
numerosi elementi istiocitari e fenomeni di densa gliosi
perilesionale. Particolarmente in due frammenti si repertano inoltre
espressioni di necrosi e di flogosi suppurativa. I reperti
suggeriscono una natura primitivamente vascolare della lesione di
tipo angiomatoso.
Il
piccolo A. esegue RM-encefalo post-operatoria che mostra buon esito
dell'intervento, non evidenti residui tumorali, non dilatazione
ventricolare. A. viene dimesso in buone condizioni cliniche, EON
nella norma. Qesto episodio ci mostra che non tutti i mali vengono
per nuocere! Il banale incidente ha permesso una diagnosi pecoce ed
un intervento tempestivo. Il piccolo A. a distanza di 3 mesi
dall'episodio sta bene e ci saluta con affetto.
tratto
da: Confronti Giovani, XXIV
Congresso Nazionale Confronti in Pediatria
Trieste,
Palazzo dei Congressi della Stazione Marittima 2-3 dicembre 2011
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