Rivista di formazione e aggiornamento di pediatri e medici operanti sul territorio e in ospedale. Fondata nel 1982, in collaborazione con l'Associazione Culturale Pediatri.
Giugno 2002 - Volume V - numero 6
M&B Pagine Elettroniche
Contributi Originali - Ricerca
Sindromi
autistiche e patologia gastrointestinale
Dipartimento
Pediatrico "Aiuto materno"
Introduzione.
L'autismo
infantile è un disordine del neurosviluppo caratterizzato da
una eterogeneità di fattori patogenetici, da quelli genetici a
quelli ambientali. La eterogeneità dei quadri clinici
risponde sempre a ben definiti criteri diagnostici (DSM IV) ma
il piano etiopatogenetico è ancora in buona parte sconosciuto.
Diversi
anni di ricerca sono stati necessari a porre in rilievo da più
parti:
- le alterazioni neurotrasmettitoriali, prevalentemente del sistema serotoninergico e dopaminergico, coinvolgenti il sistema oppioide ad essi strettamente connesso;
- le alterazioni funzionali del sistema oppioide e quindi del sistema immunitario;
- il ruolo di alcune infezioni virali (rosolia -citomegalovirus-morbillo) rispetto al sovvertimento del sistema immunitario;
- le alterazioni dello stato nutrizionale.
Molti
studi (Singh-Gupta-Warren ecc) hanno evidenziato anche anomalie del
bilancio di citochine pro e antiinfiammatorie: importante contributo
per l'eziologia di numerose patologie di ordine psichiatrico
relativamente all'attivazione del sistema di risposta
infiammatorio. Infatti, talune citochine proinfiammatorie, come
IL1 IL6 e TNF alfa, sono in grado di esercitare un'azione su
importanti meccanismi di neurodegenerazione come del neurosviluppo
cerebrale, nella neurotrasmissione e nella modulazione della
plasticità cerebrale. Le chitochine proinfiammatorie, inoltre,
passando in circolo possono esplicare i loro effetti anche a distanza
dal sito flogistico.
Si è
giunti così alla valutazione di una alterazione della mucosa
intestinale che è causa non solo dell'alterazione degli
indici di assorbimento ma anche del precipitare di eventi
innescati da una patogenesi immunitaria o autoimmunitaria. L'apparato
digerente, in tal modo, non solo è il bersaglio di eventi
immunitari importanti per lo scatenamento della malattia, ma anche la
stazione di partenza dei sintomi.
Andrew
Wakefield ha posto, di recente, particolare accento sull'asse
INTESTINO-CERVELLO, esplorando l'apparato digerente di ben 60
bambini affetti da turbe del comportamento, tutte nell'ambito dello
spettro autistico. Tutti i bambini erano portatori di disturbi
intestinali. L'esame endoscopico del tratto inferiore dell'apparato
digerente ha evidenziato una particolare forma di malattia
infiammatoria tipica solo di questi bambini, non riscontrata
nella popolazione sana di riferimento e con caratteristiche
istologiche diverse da quelle delle comuni malattie croniche
infiammatorie intestinali (forma Crohn-like). Negli stessi pazienti
si era già valutato uno squilibrio del rapporto CD4/CD8.
Wakefield
riferisce che molti di questi bambini, già dopo
l'assunzione di lassativi intestinali, di preparazione
all'esecuzione degli esami endoscopici, hanno mostrato un netto
miglioramento sintomatologico. Tale esperienza clinica costituisce
per noi una importante e significativa premessa di riferimento, per i
punti di contatto esistenti rispetto all'inquadramento
etiopatogenetico dei processi che esamineremo.
Entrando
più nello specifico diremo brevemente:
- l'esistenza di un'associazione tra malattia celiaca e patologia neuropsichiatrica in generale è nota da tempo ed è stata descritta sia in pazienti adulti che in età pediatrica (tab. 1)
Tabella
1 Disturbi neuropsichiatrici in soggetti con MC. |
Parestesie |
Neuropatie
periferiche |
Patologia
cerebellare |
Epilessia |
Alterazioni
della personalità e del comportamento |
- Il rilievo di uno squilibrio immunitario nei pazienti con patologia gastrointestinale è espresso dall'alterato rapporto CD4/CD8 e dallo squilibrio delle citochine proinfiammatorie.
- Lo screening eseguito sui nostri pazienti grazie ad un approccio essenzialmente interdisciplinare tra
- - genitori
- - pediatra
- - NPI
- e grazie al continuo incremento qualitativo delle metodiche di indagine, ha permesso di formulare, in un certo numero di casi, la diagnosi di Malattia Celiaca.
- Un ruolo importante è stato svolto dall'indagine istopatologica che ha confermato il sospetto clinico e laboratoristico.
Casistica
clinica.
Il nostro
campione comprende 55 pazienti (44 M e 11F) di età compresa
tra 3,2 e 18 anni (età media 8,2 a).
La
diagnosi di sindrome autistica rispetta i criteri del DSM IV.
Le scale
di valutazione utilizzati sono: CARS (punteggio compreso tra 36,5 e
53), Brunet Lezine, ABC, ERC-A Bretonneou, Mccarthur, WischR.
Sono
state escluse dal campione tutte le sindromi autistiche associate a:
cromosomopatie, encefalopatie epilettiche, patologie metaboliche e
lesionali note. Pertanto nel campione sono incluse solo le forme
criptogenetiche.
Nel 59%
dei casi si sono riscontrate anomalie ecografiche focali senza alcun
correlato clinico.
Nell'88%
dei casi (44/55) è presente una sintomatologia
gastrointestinale caratterizzata da turbe dell'alvo (stipsi
diarrea ricorrenti) accompagnate talora da manifestazioni cutanee
(reazioni orticaroidi prurito). Tale sintomatologia obiettiva
si evidenzia spesso in concomitanza di momenti di regressione sul
piano delle acquisizioni caratterizzati da incremento della labilità
attentiva, incremento dell'agitazione psicomotoria e delle
stereotipie, autolesionismo, turbe repentine dell'umore, frequenti
turbe del sonno.
Tale
quadro semeologico clinico in gran parte di questi soggetti si
ripresenta periodicamente con la caratteristica delle ciclicità
annuali.
Sul piano
ematochimico si valuta:
- in 46 soggetti il rapporto CD4/CD8 risulta inferiore a 2
- in 39 soggetti le IgA totali sono ridotte
- in 44 pz. si rileva una significativa riduzione del dosaggio ematico della ferritina
- in 12 pz. (su 17 testati) si osserva una positività per anti Candida
- in 9 pz. (su 17 testati) si osserva una positività su sangue e feci per Ac anti Helico
- 12 pazienti del campione risultano affetti da M.C. (tab. 2)
Tab.
2 Criteri diagnostici utilizzati per la diagnosi di M.C. |
Valutazione
sintomatologia clinica |
Valutazione
indici AGA EMA tTGA |
Esofago-gastro-duodenoscopia
con esame bioptico della mucosa duodenale |
Nel
gruppo dei 12 pazienti affetti da autismo e M.C. si ritovano 8 pz con
riduzione significativa delle IgA e 4 pz. con IgA totali nella norma.
Su un gruppo di 20 pz del campione si è valutato il dosaggio
ematico di IL1beta e TNF alfa (tab. 3)
tab.
3 Dosaggio interleuchine su 20 pazienti del campione |
Dosaggio
IL1beta e TNF alfa elevato in 18 pazienti: |
- 5
pazienti CELIACI |
- 13
pazienti con: turbe dell'alvo, Anemia ferro-carenziale, CD4/CD8<2 |
I
pazienti celiaci mostrano tipologia del sistema HLA a conferma dei
dati di laboratorio.
A tre
anni dall'inizio del follow-up nessun pz. risulta affetto da alcuna
patologia a carattere autoimmunitario.
Conclusione.
A
conclusione di questo itinerario clinico diagnostico vorremmo
sottolineare alcuni punti fondamentali:
- L'approccio ottimale per il bambino con autismo è molto complesso ed occorre la collaborazione di più figure specialistiche affinchè tutto lo spettro sintomatologico sia preso in carico adeguatamente
- Su questa modalità di approccio si fonda l'idea che il supporto farmacoterapeutico, talora necessario a questi pazienti, non può non tenere conto di questo asse funzionale con il quale alcuni psicofarmaci strettamente interagiscono.
- La sintomatologia gastrointestinale mostra un'espressività clinica che essenzialmente risponde a requisiti di ciclicità (mediamente 2-3 volte l'anno) ed in genere si accompagna, come abbiamo visto, ad una regressione con importante comparsa di “comportamenti disturbanti”( stereotipie o comportamenti ripetitivi spiccata irritabilità sino all'agitazione incremento della instabilità psicomotoria e della labilità attentiva talora tendenza alla maggiore chiusura ed isolamento con regressione sul piano della comunicazione e del linguaggio, ove presenti, auto eteroaggressività turbe repentine dell'umore).
- Tali caratteristiche cicliche potrebbero fare riflettere su un dato: è probabile che una parte di questi pazienti vada a collocarsi nel sottogruppo delle forme cicliche o bipolari. Pertanto l'inserimento di tali valutazioni specifiche nell'ambito del protocollo diagnostico clinico e di follow-up è finalizzato alla necessità di migliorare l'intervento farmacoterapeutico:
- -dietoterapia per la Malattia Celiaca
- -equilibrio della flora batterica intestinale
- -possibile utilità dei probiotici
- -eliminazioni di alcuni alimenti
- -uso di SSRI oppure antidepressivi con azione sulla motilità intestinale.
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