Rivista di formazione e aggiornamento di pediatri e medici operanti sul territorio e in ospedale. Fondata nel 1982, in collaborazione con l'Associazione Culturale Pediatri.
Ottobre 2002 - Volume V - numero 8
M&B Pagine Elettroniche
Editoriali sui contributi originali
Autismo
e intestino: anche celiachia?
AUSL N°
6 -DIPARTIMENTO PEDIATRICO"AIUTO MATERNO" Palermo
Risposta
alcommento
di T. Not sulla ricerca "Sindromi
autistiche e patologia gastrointestinale"
(vedi
anchecommento
di A. Tommasini)
Gentilissimo
Prof.
Ringraziandola
per la nota espressa in merito all'articolo sulle interconnessioni
autismo-celiachia Giugno 2002 vorremmo puntualizzare alcuni aspetti
del followup a distanza sul campione in esame.
In primo
luogo, è necessario sottolineare che la notevole selettività
alimentare (importante consumo di prodotti a base di glutine) è
una turba del comportamento oro-alimentare spesso presente nella
storia dei bambini autistici poi diagnosticati come celiaci.
Il
followup a distanza dei bambini autistici celiaci sottoposti a
regolare dietoterapia priva di glutine, in assenza di altra
farmacoterapia, mette in evidenza (attraverso l'uso di specifiche
scale di valutazione), già a partire dal primo anno
dall'inizio della dieta, una riduzione significativa della
instabilità psicomotoria e attentiva con incremento delle
capacità di interazione e di comunicazione (verbale o
extraverbale ), una riduzione dei disturbi del sonno (n° risvegli
notturni accompagnati da ipereccitabilità e stereotipie),
riduzione degli episodi di agitazione psicomotoria diurna.
La
modalità di presa in carico sistemica ha permesso, pertanto,
un certo tipo di condotta terapeutica, sostanzialmente la
razionalizzazione dell'uso di psicofarmaci, ed un migliore supporto
al lavoro riabilitativo di tali disturbi neuropsichiatrici.
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