Rivista di formazione e aggiornamento di pediatri e medici operanti sul territorio e in ospedale. Fondata nel 1982, in collaborazione con l'Associazione Culturale Pediatri.
Ottobre 2005 - Volume VIII - numero 8
M&B Pagine Elettroniche
Caso Clinico Interattivo
Un
ragazzo con dolore addominale e diarrea
Clinica
Pediatrica, IRCCS Burlo Garofolo, Trieste;
*
Servizio di Gastroenterologia Pediatrica;
**Dipartimento
di II Patologia Chirurgica, Spedali Civili, Brescia
Indirizzo
per corrispondenza: marchetti@burlo.trieste.it
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Noi
abbiamo pensato che si potesse trattare di una iperplasia nodulare
linfoide (INL)
Vediamo
gli elementi a favore e contro questa ipotesi rispetto anche le altre
diagnosi:
- La descrizione colonscopica delle mammellonature e il rilievo istologico di infiltrati linfomonocitari a carattere follicolare orienta fortemente la diagnosi di INL e nello stesso tempo, visto l'assenza di lesioni tipiche quali, ad esempio, ulcere, mucosa fragile e iperemica o ad acciottolato romano, nega il sospetto di una MICI
- Anche il mancato rilievo di muco e sangue nelle feci insieme al dato anamnestico che non evidenzia alterazione della crescita né in termini di peso nè di altezza, rende debole l'ipotesi di una MICI. Gli indici di flogosi risultavano inoltre costantemente negativi.
- L'ipotesi di una diarrea persistente infettiva in particolare da Giardia lamblia è stata presa in considerazione e negata da più coprocolture risultate negative.
- Il sospetto di colonizzazione alta sembra debole se consideriamo il fatto che Andrea non presenta nessuno dei fattori di rischio per questa condizione come disturbi di canalizzazione primitivi (malrotazioni o stenosi) o post-chirurgici, disturbi della motilità intestinale (pseudostruzione), immunodepressione o enteropatia cronica; in ogni caso è stato eseguito un breath test al glucosio che è risultato negativo.
- Per quanto riguarda il sospetto di colon irritabile ci aspettiamo che gli episodi si presentino intervallati da periodi di benessere, cosa che non si verifica nella storia di Andrea.
- L'ipotesi celiachia è un sospetto ragionevole, non tanto sulla base della sintomatologia d'esordio forse troppo acuta, ma piuttosto sul dato anamnestico di familiarità per celiachia. Era stata negata dalla sierologia (EMA, transglutaminasi).
- L'intollerenza al lattosio era un pensiero che dovevamo fare in virtù della sintomatologia addominale riferita in seguito all'assunzione del latte ma che non poteva spiegare gli eventi che hanno portato il ragazzo al ricovero. Un breath test al lattosio comunque è risultato negativo..
Quale
esame fareste per confermare la diagnosi?
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